Verde e arredo urbano, dal 2020 sarà green il 100% delle gare
Sempre più rigorosi nei prossimi anni i criteri ambientali minimi per gli acquisti della Pubblica Amministrazione.
Negli appalti per la fornitura di arredi urbani, la gestione dei rifiuti e del verde pubblico i criteri ambientali minimi da rispettare
aumenteranno progressivamente a partire dal 2017.
Lo ha stabilito il DM 24 maggio 2016 con cui il Ministero dell’Ambiente dà attuazione al Codice Appalti dando alle Stazioni Appaltanti
la possibilità di elevare gli standard attualmente previsti.
Criteri ambientali minimi
Al momento il Piano di azione per la sostenibilità dei consumi della Pubblica Amministrazione (DM 11 aprile 2008) fissa al 50% la soglia
degli appalti verdi.
Questo significa che i criteri ambientali minimi, cioè le scelte di acquisto che consentono di abbattere i consumi di energia,
devono essere applicati almeno al 50% del valore a base d’asta.
Aumento progressivo dei criteri ambientali minimi
Dal 2017 questa soglia aumenterà progressivamente per una serie di servizi, tra cui la fornitura di articoli di arredo urbano,
la gestione del verde pubblico, la gestione dei rifiuti e la fornitura di carta in risme e carta grafica.
Si passerà al 62% dal 1° gennaio 2017, al 71% dal 1° gennaio 2018 e all'84% dal 1° gennaio 2019, per arrivare al
100% dal 1° gennaio 2020.
Come stabilito dal Codice Appalti, le Stazioni Appaltanti saranno comunque libere di bandire gare prevedendo criteri ambientali superiori rispetto alle soglie minime.
FONTE: www.edilportale.com